Più soldi, meno parole

“Un osso al cane non è solidarietà. Solidarietà
è l’osso diviso con il cane, quando sei affamato
quanto il cane”
Jack London,  a memoria 

Il presidente della Fondazione Comunitaria del Vco, con ottimo tempismo, ha recentemente reso noto che stanno per essere erogati i finanziamenti del fondo Lift che andranno a coprire l’anticipo della cassa integrazione in deroga per i lavoratori delle imprese artigiane in crisi. Conferenza stampa, articoli sui giornali, interviste, servizi sulle tv locali e giubilo generale per la notizia del generoso intervento "deciso dal comitato di erogazione, che assieme alla Fondazione vede seduti allo stesso tavolo Provincia, sindacati, Camera di commercio e Unione industriale". Insieme per rispondere concretamente ai bisogni dei lavoratori locali in perfetto interclassismo da libro Cuore. Verrebbe quasi da commuoversi, se non fosse che l’erogazione ammonta alla risicata cifra di 12.500 euro e che i lavoratori delle imprese artigiane in crisi sono più di 300. In media la cifra stanziata non arriva neanche a 40 euro a lavoratore, meno dell’elemosina governativa della social card. Tutto qui?

Sarebbe questa l’ostentata generosità delle fondazioni bancarie, degli industriali e dei cavalieri del lavoro di tutta la provincia verso i lavoratori in difficoltà? Sembrerebbe di sì. Ma forse la stitichezza generale è dovuta alla mancanza di liquidità, forse anche i capitalisti locali sono rimasti senza capitale. Però la Fondazione Cariplo ha appena stanziato 1 milione e 400 mila euro per lavori urbanistici a Domodossola, mentre la Fondazione Banca di Novara ne ha concessi 380 mila per il museo d’arte vigezzina. Di sicuro erano tutte priorità, ma non lo sono anche i lavoratori in difficoltà? Certo è che sui cassaintegrati difficilmente si può attaccare una targa che ricordi il contributo dell’ente benefattore.

Forse poteva andare meglio con gli industriali, sempre così partecipi quando si tratta di finanziare i partiti. Come ha fatto l’impresa ossolana Ascar Srl che, disinteressatamente, in soli due anni ha devoluto a tal fine ben 36 mila euro (25 mila ad Alleanza Nazionale nel 2003 e 11 mila a Forza Italia l’anno dopo). Da sola Ascar ha regalato ad An e Fi il triplo di quello che banche e industriali di tutto il Vco mettono sul piatto per i lavoratori delle imprese artigiane in crisi. E la Provincia? Ha dovuto stanziare 10 milioni di euro (DIE-CI-MI-LIO-NI-DI-EU-RO!) per le celebrazioni del centenario della morte dell’indomito eroe dell’aria Geo Chavez e per i cassaintegrati non è rimasto niente. Sono ancora vivi, ma se vogliono provare il brivido di una dipartita spettacolare, forse tra un secolo arriverà qualcosa anche per loro.

 

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One Response to Più soldi, meno parole

  1. la verità says:

    così poco ai cassaintegrati! che vergogna. il presidente della fondzione comunitaria per lui però i soldi pubblici li trova.
    E’ Presidente di Saia – 50 mila euro di compenso all’anno
    E’ Presidente di Tecnoparco – 30 mila euro di compenso all’anno
    E’ Presidente di Cesa – 20 mila euro di compenso all’anno
    E’ Presidente di Pla (Alessandria) – 35 mila euro di compenso all’anno
    E’ Presidente di Spl Omegna – 15 mila euro di compenso all’anno
    E’ nel cda dell’Ente scuola edili del vco – non si sa se riceva compensi
    E’ inoltre Presidente associazione amici della Fondazione Comunitaria ( questo lo fa a gratis… ovvio… lui si sa, è un “filantropo”… gli piace regalare soldi pubblici.. ci fai sempre una bella figura… e poi una bella campagna elettorale.)

    … e forse non finisce qui l’elenco dei suoi incarichi…

    Insomma il signor Nobili si porta a casa da società, tutte rigorosamente pubbliche, ben 150 mila euro all’anno! (ovvero 300 milioni delle vecchie lire).

    E se moltiplichiamo questa cifra per gli anni per cui gode di queste “simpatiche” retribuzioni.. abbiamo una cifra da top manger…
    E’ come il prezzemolo il sig Nobili Massimo. Fa tutto lui. Un prezzemolo che noi cittadini paghiamo salato.

    Ah … è inoltre responsabile relazioni esterne all’Asl (altri 3000 euro mensili). Il suo lavoro. Che non si riesce bene a capire come fa a fare, visto la caterva di incarichi che ha.

    Ed ora, non contento delle poche poltrone che scalda (come fa a far bene tutto?), si candida a Presidente della Provincia per il partito della libertà (mica tanto liberi.. fa tutto Lui!)

    Ah… il candidato vicepresidente alla provincia si chiama Paolo Marchioni. E’ della Lega. Per non essere da meno, anche lui si becca oltre 140 mila euro l’anno per fare il componente del consiglio d’amministrazione dell’ENI! (altro ente pubblico).
    In questo caso per la Lega Nord Roma non è Ladrona. Anzi…. Ah.. la coerenza..

    Limitarsi ad una testa un incarico è troppo poco per loro due.

    E ce li vedremo in giro a parlare della crisi, stringere mani ad operai cassaintegrati ….

    Senza parole…

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