Il Pdl imbarca Casapound

Alle prossime elezioni comunali a Verbania la lista del neonato Popolo delle Libertà ospiterà un candidato di Casapound. I "fascisti del terzo millennio", come amano definirsi, hanno recentemente annunciato di aver concluso l’accordo con il partito del predellino dopo aver intavolato trattative anche con la Lega Nord. Il candidato di Casapound sarà Gianluca Padovan, coordinatore locale del Blocco Studentesco, gli studenti di Casapound, l’allegra combriccola di balilla che annovera tra le sue file i bastonatori di Piazza Navona. Il Blocco Studentesco è guidato a livello nazionale da Francesco Polacchi, spranga tricolore in mano a Piazza Navona, già arrestato nel 2007 con l’accusa di tentato omicidio. Gente tranquilla.

I sedicenti "ribelli non conformi" faranno così campagna elettorale per il partito di Berlusconi, nota attività ribelle e non conforme… Ah, cosa non si farebbe per una poltrona! E pensare che qualche giornalista locale aveva iniziato a credere alla sincerità della propensione sociale del movimento neofascista. A forza di trovate mediatiche e comunicati in cui professavano la loro viscerale contrarietà alla chiusura della scuola pubblica, il loro favore allo stato sociale e la sincera denuncia della piaga delle morti sul lavoro, in redazione qualcuno aveva abboccato. Ma ora la maschera cade e si preparano a raccogliere voti per chi sta smantellando le ultime apparenze di welfare state, per chi taglia fondi all’istruzione costringendo le università a privatizzarsi (con buona pace del diritto allo studio) e per chi sta dimezzando le pene per i datori di lavoro che non rispettano le disposizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro. Come la mettiamo? E il PdL, almeno nelle intenzioni del suo illustre fondatore, non avrebbe dovuto essere il "partito dei moderati italiani"? Ad ora ha perso per strada i centristi dell’Udc e imbarcato il movimentino neofascista Azione Sociale di Alessandra Mussolini (che, ricordiamo, era uscita da An dopo il viaggio in Israele di Fini). Adesso arrivano anche i "fascisti del terzo millennio" a sostenere la candidatura a sindaco dell’ex missino Zacchera, uno dei firmatari del ddl 1360 che tende ad equiparare la X mas e le brigate nere ai partigiani e alle forze armate che combatterono il nazifascismo. Intanto nel capoluogo del Vco la campagna elettorale è già partita. Per sabato 4 aprile Casapound ha organizzato a Verbania un incontro alla presenza di Simone Di Stefano, responsabile nazionale dell’organizzazione, uno che dice «se leggiamo esattamente la "Dottrina del Fascismo" scritta da Mussolini e Gentile, su quello ci riconosciamo in pieno». Il tutto avverrà nel lussuoso Hotel Pallanza, il cui proprietario è proprio il candidato sindaco Zacchera. Ex e neo camerati si rincontrano, dunque. Una mossa ben studiata per rassicurare l’elettorato, alla faccia della "svolta antifascista" di Fini. Tranquilli, si può continuare ad essere fascisti anche votando PdL.

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8 Responses to Il Pdl imbarca Casapound

  1. il dubbio says:

    casapound? autofinanziamento? mmm…
    http://ricerca.repubblica.it/…ta-casa-pound.html

  2. Ceniti says:

    ahahah
    come sempre siete degli ignoranti e in mala fede.
    E’ tutto trasparente e alla luce del sole.
    L’ affitto costa 350 euro e lo paghiamo con l’ autofinanziamento (cioè mensilmente i nostri militanti si autotassano).
    In qualità di Associazione legalmente riconosciuta possiamo vendere ai nostri aderenti il materiale da noi autoprodotto.
    Un’ altra volta vi dimostrate morbosamente spioni.

    Ciao ciao

    Giovanni Ceniti

  3. franz says:

    Niente di nuovo sotto il sole: i rivoluzionari ribelli ghibellini futuristi fascisti fanno i gorilla dei paròni, da sempre. Cfr anche Firenze:
    http://www.casaggi.blogspot.com/

  4. Re: says:

    sì, vabbè… ti senti meglio adesso?

  5. NO MAFIA says:

    Mafiosi comunisti non passerete

  6. commerciante_del_centro says:

    Più che altro si confida nella Guardia di Finanza.

    Credetemi, aprire e tenere aperto un negozio è davvero oneroso. Non penso proprio che sia economicamente sostenibile vendere (credo) oggettistica neofascista e riuscire a rientrare nelle spese.

    Permessi vari, fatture, partite iva… Sarà tutto in regola?

  7. senzatregua says:

    già, qualche idea? si confida nella fantasia e nella spontaneità dei/delle compagn* verbanesi.

  8. BillyElliot says:

    Hanno anche inaugurato un negozietto a Pallanza..qualche controiniziativa?

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