La doppia poltrona

Rassegna stampa. Il "Corriere Della Sera" di Venerdì 19 Giugno conteneva un articolo di Sergio Rizzo (co-autore, insieme a Gian Antonio Stella, dei libri di inchiesta giornalistica "La Casta" e "La Deriva") sull’incompatibilità fra diversi incarichi elettivi. La legge "vieta a chi guida i maggiori enti locali di sedere alle Camere. Ma non dice nulla su chi fa il percorso inverso". Tra gli esempi citati nell’articolo non poteva mancare quello del deputato-sindaco verbanese Zacchera. Ecco un estratto dell’articolo di Rizzo (qui la versione integrale).

In Parlamento e alla Provincia Corsa alla doppia poltrona

"La legge dice che chi è sindaco di un comune con oltre 20 mila abitanti oppure presidente di giunta provinciale non può essere parlamentare. Ma siccome non dice il contrario, può accadere che un onorevole si presenti alle amministrative, venga eletto e conservi il seggio a Montecitorio o Palazzo Madama.
Senza che nessuno lo schiodi da lì. Ancora prima delle elezioni del 6 giugno c’ erano in Parlamento ben cinque sindaci di città con più di 20 mila abitanti e due presidenti di Provincia. Come riescano a conciliare i due incarichi è un mistero. Ma il loro esempio ha funzionato eccome.  (…)

 Al primo turno un altro parlamentare del centrodestra, l’ ex nazional alleato Marco Zacchera, è diventato sindaco di Verbania (30.128 abitanti), andando a ingrossare pure il plotone dei sindaci presunti incompatibili. (…)

 Di fronte a una situazione simile sarebbe difficile continuare a fare spallucce. Convinto che si debba mettere un freno, mercoledì prossimo il presidente del comitato parlamentare per le incompatibilità Pino Pisicchio (…), porrà ufficialmente la questione. E si tratta di vedere che sviluppi avrà la faccenda in Senato, dove il presidente della giunta per le elezioni, Marco Follini, è fautore come Pisicchio del principio dell’ assoluta incompatibilità fra incarichi elettivi diversi. Ma è una missione impossibile. Anche perché il confine fra «incompatibilità» e «opportunità», è ormai diventato impercettibile (…)."

 

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