PdL: ascenseur pour les fachos

«Ci consideriamo fascisti del terzo millennio». Così descrive la collocazione politica del suo movimento Giovanni Ceniti, responsabile di Casapound Vco, in questo video tratto da una trasmissione televisiva di un’emittente locale. «Le basi culturali, sociali, politiche del fascismo sono sicuramente le basi del mio pensiero ideologico oggi nel 2009» continua Ceniti, descrivendo un’identità militante fatta di richiami al Ventennio e al fascismo storico. Predisposizioni ideologiche imbarazzanti, che hanno trovato però pronta accoglienza nella lista del Pdl verbanese a sostegno dell’elezione a sindaco del deputato Zacchera.


Le dichiarazioni
dell’esponente di Casapound Vco negli studi televisivi sanno di già sentito. Ricordano le parole di Gabriele Adinolfi, il fondatore di Terza Posizione, movimento eversivo attivo negli anni ’70. Adinolfi, condannato per reati associativi nell’ambito di indagini su Terza Posizione e i Nar – altra sigla terrorista che affollava il panorama dell’eversione nera – è stato latitante per quasi 20 anni. È tornato in Italia solo nel 2000 con la prescrizione della pena. Da allora si è riciclato come ideologo della destra radicale, esercitando una certa influenza sui neofascisti di Casapound.

Nel maggio del 2008, Adinolfi ha pubblicato "Sorpasso neuronico", documento politico in cui delinea le strategie d’azione dei gruppi e degli individui che si richiamano al fascismo, diventato in poco tempo un "testo consigliato" nelle file dell’estrema destra. «Bisogna distruggere tutto quello che c’è di estrema destra e recuperare tutto quello che c’è di fascista» scrive Adinolfi in "Sorpasso neuronico". Definirsi di destra «è riduttivo», «ci consideriamo fascisti del terzo millennio» ripete analogamente Ceniti nel video. Anche la scelta di candidare militanti di Casapound nelle file del Pdl, piuttosto che presentare liste proprie,  è in linea con le indicazioni di Adinolfi: «si portano a casa più risultati
nelle liste civiche o con candidature indipendenti che non ingessandosi in liste che dovrebbero
rappresentarci e che poi, non si sa com’è, tra nullità e farabutti, sono sempre zeppe di personaggi
impresentabili e, soprattutto, non hanno niente da dire.»

È sempre l’ex latitante, dalle pagine di “Sorpasso neuronico”, a consigliare le alleanze con i partiti del centrodestra che si prestano allo sdoganamento, dal momento che Fiuggi non è stato un punto di non ritorno e che quella che divide centrodestra e neofascisti è solo una «linea fittizia»: «esistono forze militanti di An (oggi PdL) – assicura Adinolfi – che danno lezioni a molti, a quasi tutti, sia di stile, sia di fedeltà al fascismo in tutte le sue manifestazioni (ivi comprese le inaugurazioni di vie o piazze per Ettore Muti o Alessandro Pavolini)».

Ma la contiguità non è limitata solo agli ex-missini, tutt’altro. Adinolfi, dalla sua posizione di osservatore privilegiato, delinea un quadro preciso dei rapporti tra i nostalgici del Duce e i politici in doppiopetto dei partiti di governo: «Se non è un mistero la presenza di forti componenti giovanili e sociali dichiaratamente fasciste in An e anche quella di quadri di un certo livello, non si può neppure ignorare il fatto che la crescente spinta mussoliniana […] trova più sponda in interlocutori che non hanno un passato da “farsi perdonare” (Berlusconi, Dell’Utri, Previti, la Lega)». Detto, fatto. Mentre il Presidente del Consiglio ostenta la sua prima partecipazione alle celebrazioni del 25 aprile (il 25 aprile peggiore di sempre, per Giorgio Bocca), e qualche ex dirigente di An, di ritorno dalla visita al sacrario ebraico di Yad Vashem, dichiara fedeltà alla Costituzione, nel cono d’ombra della politica mediatica le posizioni di convenienza vengono ribaltate. Come indicato dall’ex latitante, a Verbania il Pdl accoglie a braccia aperte la "spinta mussoliniana" di Casapound.

Oltre alla pubblicazione di opuscoli e articoli sulle riviste d’Area, Adinolfi propone ciclicamente seminari di "metapolitica", per cercare di dotare di una base ideologica gli estremisti di destra. In Italia nessuno sembra preoccuparsene. In Francia però, stentavano a credere che un ancien terroriste potesse dare tranquillamente lezioni di fascismo ai militanti di Casapound. Colpiti dal fatto, alcuni giornalisti francesi hanno filmato una lezione del "cattivo maestro" e l’hanno trasmessa all’interno di un documentario, “Europe: ascenseur pour les fachos” (Europa: ascensore per i fasciti), andato in onda in prima serata sulla tv d’Oltralpe. Al minuto 00:22 della parte dedicata ad Adinolfi e Casapound si vede lo stesso Ceniti che ascolta l’intervento del fondatore di Terza Posizione.
Sono rimasti impressionati, i francesi che hanno visto il documentario. Per così poco, verrebbe da dire. Figuriamoci se sapessero che gli stessi neofascisti attratti dal verbo dell‘ancienne terroriste Adinolfi vengono addirittura candidati nelle file del Pdl, il partito del presidente del consiglio che celebra il 25 aprile, il "partito dei moderati italiani".

 
Nella foto: Gabriele Adinolfi (al centro)  si esibisce con un saluto romano ai funerali di Peppe Dimitri, ex terrorista nero e collaboratore di Alemanno all’epoca in cui fu ministro.
"Sorpasso Neuronico" si può trovare sul sito di Adinolfi qui.


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6 Responses to PdL: ascenseur pour les fachos

  1. Re: says:

    1) quale sarebbe la critica espressa a casapound in questa pagina? Credimi, non c’è nessun bisogno di criticare in alcun modo CPI, basta limitarsi a dare spazio alle loro esternazioni o a quelle dei loro mentori, che fan tutto da soli.

    2)non capisco il parallelismo casapound-cuba. Spiegacelo.

    3)chi ha mai inneggiato a Cuba? (intendi forse quell’isoletta dei Caraibi dove, a differenza dei paesi vicini, non si muore di fame, la sanità è decente e l’analfabetismo minore che in Italia? Che schifo!)

  2. danilo says:

    grande ceniti per il coraggio. criticate casa pound e invece voi inneggiate cuba dove sono soppressi i diritti civili e politici

  3. re: says:

    quali sarebbero queste “cavolate”? i commenti sono preferibili puntuali, precisi e argomentati. le sparate generiche, come sempre, lasciano il tempo che trovano.
    (ma forse è chiedere troppo).

  4. Posse says:

    Ma possibile che non sappiate parlare d’altro?Siamo la vostra ossessione :). Cmq anch’io mi associo ai ringraziamenti di Giovanni perché siete così limitati che non capite che ci continuate a fare pubblicità ah ah… Siete davvero patetici! Ma in fondo mi siete anche simpatici per le cavolate che vi inventate ogni volta. Sono sicuro che questo atteggiamento vi porterà a grandi risultati… ciao infami! 🙂

  5. GianG. says:

    ma davvero questo crede che andare in televisione a dire quanto è fascista o farsi riprendere mentre ascolta le lezioni dell’ ex-terrorista Adinolfi sia pubblicità?
    Se cosi fosse il libro adinolfi, invece che Sorpasso Neuronico, avrebbe dovuto chiamarlo Collasso Neuronico…

  6. Giovanni says:

    Vedo che avete sempre argomenti nuovi da trattare.

    Comunque vi ringrazio per la continua pubblicità che ci fate.

    Ciao guardoni

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