Hatebook, la storia si ripete

Nell’era della massima diffusione dei social network anche il razzismo viaggia sul web. A volte può partire dal Vco. Navigando su Facebook, il network di relazioni sociali più in del momento, può capitare di imbattersi in rigurgiti xenofobi partoriti proprio dalla provincia azzurra. Nella bacheca di gruppi come "NO!! alla moschea a Gravellona Toce!" si possono leggere messaggi come questi:«via i maiali musulmani d’Italia», «vogliono fare una cazzo di moschea??? ma io gliela brucio!», «non siamo noi che siamo razzisti, siete voi che siete musulmani» e così via. Il gruppo, nato «x non permettere la costruzione di un centro di ritrovo islamico a Gravellona Toce», conta 1400 membri, tra cui diversi politici locali e aspiranti tali, ed è cresciuto con le proteste di PdL e Lega che negli ultimi mesi hanno cercato di bloccare l’apertura della «moschea» nel centro tocense avviando una raccolta firme. Continue reading

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Più soldi, meno parole

“Un osso al cane non è solidarietà. Solidarietà
è l’osso diviso con il cane, quando sei affamato
quanto il cane”
Jack London,  a memoria 

Il presidente della Fondazione Comunitaria del Vco, con ottimo tempismo, ha recentemente reso noto che stanno per essere erogati i finanziamenti del fondo Lift che andranno a coprire l’anticipo della cassa integrazione in deroga per i lavoratori delle imprese artigiane in crisi. Conferenza stampa, articoli sui giornali, interviste, servizi sulle tv locali e giubilo generale per la notizia del generoso intervento "deciso dal comitato di erogazione, che assieme alla Fondazione vede seduti allo stesso tavolo Provincia, sindacati, Camera di commercio e Unione industriale". Insieme per rispondere concretamente ai bisogni dei lavoratori locali in perfetto interclassismo da libro Cuore. Verrebbe quasi da commuoversi, se non fosse che l’erogazione ammonta alla risicata cifra di 12.500 euro e che i lavoratori delle imprese artigiane in crisi sono più di 300. In media la cifra stanziata non arriva neanche a 40 euro a lavoratore, meno dell’elemosina governativa della social card. Tutto qui? Continue reading

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Il Pdl imbarca Casapound

Alle prossime elezioni comunali a Verbania la lista del neonato Popolo delle Libertà ospiterà un candidato di Casapound. I "fascisti del terzo millennio", come amano definirsi, hanno recentemente annunciato di aver concluso l’accordo con il partito del predellino dopo aver intavolato trattative anche con la Lega Nord. Il candidato di Casapound sarà Gianluca Padovan, coordinatore locale del Blocco Studentesco, gli studenti di Casapound, l’allegra combriccola di balilla che annovera tra le sue file i bastonatori di Piazza Navona. Il Blocco Studentesco è guidato a livello nazionale da Francesco Polacchi, spranga tricolore in mano a Piazza Navona, già arrestato nel 2007 con l’accusa di tentato omicidio. Gente tranquilla. Continue reading

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Assemblea! nuovo numero

E’ uscito il nuovo numero di "Assemblea!", foglio di informazione e collegamento delle lavoratrici e dei lavoratori autoconvocati del Nord-Ovest. Lo trovate nelle fabbriche oppure qui.

In questo numero:
*Il vero clandestino è il capitalismo
*Se il padrone chiude l’operaio occupa
*Governo e padroni affossano il testo unico
*Regno Unito: razzismo o lotta di classe?
*Crisi e lotte negli Stati Uniti
*Bollettino delle lotte
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Zigauner Raus! (atto secondo)

«In
ogni gruppo umano esiste una vittima predestinata: uno che porta
pena, che tutti deridono, su cui nascono dicerie insulse e malevole,
su cui, con misteriosa concordia, tutti scaricano i loro mali umori e
il loro desiderio di nuocere.
»
(
Primo Levi, La
tregua)

misteriosa concordiaTriste e scontato come il
secondo tempo di un film visto troppe volte. I soliti attori, la
solita trama, il solito finale. Solo il prologo è leggermente
diverso. Inezie. I Rom sgomberati da polizia e vigili dal casello
ferroviario occupato ad Omegna qualche mese fa sono tornati a
Cireggio, frazione del capoluogo cusiano, trovando ospitalità
nell’appartamento di un inquilino di uno stabile comunale. Appena
saputo della presenza dei Rom sono iniziate le proteste del
presidente del comitato di quartiere Dario Galizzi, sindacalista Uil,
contro gli indesiderati ospiti:«Noi,
i rom non li vogliamo: non siamo razzisti, ma vogliamo evitare
qualsiasi problema
».
E ancora:
«non
ci interessa dove andranno, l’importante è che non siano più a
Cireggio, perché non vogliamo che si creano turbative ed
allarmismo». Sia chiaro,
non accusa i Rom (che sono di nazionalità rumena, quindi cittadini
comunitari con pieno diritto di restare sul territorio nazionale) di
aver rubato, truffato, rapito bambini o di aver commesso qualche
altro reato che si è soliti attribuire agli “zingari”, devono
andarsene perché creano «allarmismo».
Di più, devono andarsene
perché sono Rom. Continue reading

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Ombre Rosa

 
«Ma
se buco la montagna per dare la possibilità di
vedere un panorama
dieci volte più bello rispetto
a quello della Jungfrau che male
faccio?
Una volta lassù
i credenti possono dire una preghiera […]»


Siro
Treu, consigliere delegato «MMM srl»

La
maestosità così sfacciatamente ostentata dal Rosa sembra avere
plasmato a sua immagine i sogni degli amministratori locali. E così,
già da diverso tempo e
con malcelata circospezione, i piccoli
fautori del Walser Express cercano di portare avanti il loro
personale sogno di grandezza: il “treno del Monte Rosa”, la
grande opera che tramite due tunnel nelle viscere delle montagna
dovrebbe portare i «turisti ad alta propensione di spesa» da
Macugnaga in Svizzera e viceversa (e in un secondo momento, con un
altro tunnel, anche in Val d’Aosta) unendo i rispettivi comprensori
sciistici nel “Monte Rosa High Ring”. Più di 700 chilometri di
piste, 6 valli collegate in alta quota, il «primo dominio mondiale
per il collegamento montano», «il comprensorio turistico più
grande d’Europa». Niente meno che «un vanto per la Regione, lo
Stato Italiano e la Comunità Economica Europea» per i suoi
sostenitori, l’ennesimo scempio delle montagne piemontesi per altri. Continue reading

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Democrazia, galere e terrorismo

«L’Iraq ha tutte le potenzialità per generare flussi di turismo verso il nostro territorio» Senatore Valter Zanetta, PdL [0]

Si è recentemente svolta a Stresa, alla presenza del ministro della giustizia irachena Safa al-Safi, la cerimonia di chiusura del corso per divulgare ai funzionari di polizia carceraria irachena “i principi del sistema giudiziario e penitenziario italiano per favorire lo sviluppo della democrazia in Iraq”[1]. La cerimonia è avvenuta nelle lussuose sale del Grand Hôtel des Iles Borromees alla presenza delle autorità politiche e militari del Vco. Così come l’anziano Mentore consigliava dall’alto della sua esperienza Ulisse nell’Odissea omerica, il sistema penitenziario italiano, nella scuola di formazione per secondini di Verbania, veste i panni del vecchio saggio, elogia il suo modello carcerario e lo propone ai burocrati dell’Odissea irachena. Continue reading

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Baràxyfone

Questo blog ha bisogno di contributi finanziari per sostenere le onerose spese che garantiscono la sua sopravvivenza. infame.noblogs.org ospita quindi l’inserzione pubblicitaria di una nuova e promettente compagnia telefonica verbanese.
[come eliminare la bolletta in cinque mosse]
1.Fatevi nominare vicesindaco
2.Usate pure il cellulare comunale in dotazione per navigare su internet tutte le volte che volete (per imprescindibili motivi istituzionali, s’intende) sicuri di non essere controllati.
3.Qual’ora l’opposizione (per di più a pochi mesi dalle elezioni) si accorgesse che le vostre bollette ammontano a 6.347 euro (di cui 4.134 causati da connessioni a internet tramite cellulare), mentre tutto il resto della giunta ha speso complessivamente 1.679 euro, non preoccupatevi: potete sempre dire che il vostro telefonino era infetto da un "virus informatico", chiamando in causa la compagnia telefonica. Continue reading

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Sicuro sicuro?

"Alla base di tutto c’è la necessità di sicurezza" Michele Marinello 2007
"Non c’è alcun allarme sicurezza" Michele Marinello 2008

Davvero strano. Le valutazioni del sindaco leghista Marinello sulla sicurezza a Domodossola variano al variare delle sue necessità politiche. In campagna elettorale – quando doveva difendere l’operato della giunta uscente di centrodestra – la sicurezza in città era "fortunatamente sotto controllo". Qualche mese dopo, per giustificare la discussa ordinanza 205 ("l’ordinanza antiaccattoni"), sosteneva che bisognava rispondere alla "necessità di sicurezza" della città. "Atti di teppismo e violenza" – si legge nel testo della 205 – mettono a "repentaglio la sicurezza e l’ordine pubblico". Oggi, all’indomani di atti di violenza e stupido teppismo realmente inusuali per il capoluogo ossolano (una sparatoria sabato notte – nessun accattone o venditore ambulante coinvolto – e due molotov lanciate probabilmente da balordi in centro città lunedì sera), Domodossola torna ad essere sicura: "in città non sta accadendo nulla di strano. Credo siano due episodi distinti, che possono capitare. Non c’è alcun allarme sicurezza". Continue reading

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Un altro sabato nero

"Fini, parlando del fascismo come del male assoluto, ha fatto dichiarazioni di una gravità immensa, da irresponsabile. Il fascismo è stato l’esperienza più bella della storia d’Italia"
Gianluca Iannone, presidente di Casa Pound Italia, La Repubblica 16 settembre 2008

RIPRENDERSI TUTTO
Venerdì 14 e sabato 15 Novembre Gianluca Iannone, leader di Casapound Italia, sarà in Piemonte per un tour promozionale del movimento politico da lui fondato. Torino, Novara e Verbania sono le tappe in cui sono state organizzate conferenze stampa dalle locali sezioni di Casapound. Nella tappa verbanese oltre a Iannone interverranno il responsabile locale di CPI Giovanni Ceniti e quello regionale Marco Racca, gentilmente ospitati dalla diocesi di Novara presso il Centro Parrocchiale San Francesco. Per il caporione di Casapound questa è l’occasione di passare in rassegna le ardite schiere dei fedelissimi militanti piemontesi.
"2 giorni in Piemonte per riprendersi tutto" è il titolo dell’evento. "Riprendersi tutto" (non conquistare ex-novo) è uno degli slogan più usati da CPI in riferimento alla continuità che intende portare avanti nei confronti del fascismo storico. L’obiettivo esplicito che Casapound Italia sta perseguendo è quello di riprendere spazi e agibilità politica per proiettare "nel futuro il patrimonio ideale ed umano che il Fascismo italiano ha costruito con immenso sacrificio", come scrivono loro stessi sul sito dell’organizzazione.

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